Venezia è universalmente considerata una delle città più belle del mondo, al punto che l’UNESCO l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità. Con i suoi 53 mila abitanti costituisce un vero e proprio gioiello per l’Italia ed è ogni giorno presa d’assalto da migliaia di turisti. Si tratta infatti della seconda città italiana, dopo Roma, con il più alto flusso turistico. I monumenti della laguna di Venezia sono moltissimi al punto che si può parlare di un vero e proprio museo a cielo aperto.
Vediamo in questo articolo Cosa visitare a Venezia, ecco i 5 consigli di Canal Grande!
1. Piazza San Marco
Se passi per Venezia non puoi non fermarti in piazza San Marco, l’unica “piazza” della città. Questo luogo un tempo era un orto per gli abitanti della bella Venezia. Nel corso dei secoli però si è trasformata in una delle più belle piazze del mondo, con decorazioni dorate che si illuminano alla luce del sole al tramonto.
In piazza San Marco vi consigliamo di non perdervi l’omonima basilica situata al centro della piazza: colorata d’oro e rivestita di mosaici internamente ed esternamente, è una delle più maestose Basiliche italiane. Sempre in piazza San Marco anche il celebre campanile, costruito nel lontano 1173 come faro per i naviganti, venne poi restaurato nel XV secolo da Bartolomeo Bon. Non tutti sanno che il campanile crollò il 14 luglio del 1902 e venne in seguito interamente ricostruito.
Infine è da visitare l’incredibile Palazzo Ducale, che sorge accanto alla Basilica di San Marco, antica sede della Serenissima, venne costruito nel XV secolo con marmi d’Istria. Oggi il palazzo è un museo con opere dei più celebri artisti di Venezia. All’interno potrete visitare anche la Biblioteca Sansoviniana in cui sono presenti mostre temporanee.
2. Il Ponte di Rialto
Il ponte di Rialto è uno dei quattro ponti che attraversano Venezia, tagliata in due dal maestoso Canal Grande. Si tratta del ponte più antico della città lagunare e anche del più famoso. Da quanto si sa, il primo attraversamento di Canal Grande avvenne su un ponte costruito da barche in legno, antesignano dell’odierno Ponte di Rialto. La crescente importanza del mercato di Rialto fece si che il ponte galleggiante non bastasse più e nel 1250 fu sostituito con un ponte in legno strutturale. L’attuale presenza del Ponte di Rialto ebbe vita nel 1591.
Oggi il ponte di Rialto è fra le principali attrazioni da visitare a Venezia, soprattutto per la romantica vista su Canal Grande.
3. Sotoportego tra Calle Zorzi e Corte Nova nel Sestiere Castello
Il Sotoportego tra Calle Zorzi e Corte Nova nel Sestiere Castello è una vera e propria “chicca” per i turisti di Venezia. Quasi mai segnalato nelle guide ufficiali, questo piccolo sotoportego funge da cappella di preghiera per chi abita il sestiere. In questo passaggio, chiamato appunto dai veneziani sotoportego, troviamo due capitelli in pietra d’Istria e marmi. In uno di questi è ubicato un dipinto raffigurante la Madonna seduta col bambino, mentre nell’altro la Madonna della salute. Il soffitto a cassettoni è colorato di un tenero azzurro ed oro, i colori della Vergine. Si tratta di un retaggio della pestilenza del 1630: secondo la tradizione, gli abitanti della zona rimasero immuni al contagio ed ersero questa cappella in segno di riconoscenza.
4. Basilica dei Frari
La Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari è la chiesa più grande di Venezia e si trova nell’omonimo campo dei Frari, sestiere San Polo. Al suo interno troviamo due dipinti del Tiziano e tombe di molte personalità di spicco come, quella di Claudio Monteverdi.
All’interno della Basilica ci si può imbattere in una piramide, un monumento funebre dedicato al maestro Antonio Canova. Tutte le statue che decorano questa scultura non sono altro che riferimenti alle dottrine massoniche, a cui Canova era devoto.
5. Ponte dei pugni
Questo ponte prende il nome da un’antica tradizione di Venezia da secoli abbandonata: la Guerra dei pugni. Gli abitanti di due fazioni avverse, i Castellani di San Pietro di Castello e i Nicolotti di San Nicolò dei Mendicoli, si scontravano a colpi di “pugni” sulla parte superiore del ponte. Sul ponte si possono ancora ammirare i disegni dei piedi che indicavano ai due avversari dove posizionarsi per il combattimento.